Diana Letizia
"Bastardi senza gloria": una sfilata per conoscere i cani del Buoncanile a Genova

Genova - Cap arriva guardandosi intorno con curiosità ma non si fa distrarre dalle persone che lo osservano con tenerezza e entusiasmo. Lui ha da fare, ora. Gli umani pensano che sia lì per sfilare nella categoria "Bastardi senza gloria" ma Cap ha un'altra missione: seguire quel bipede che gli sta offrendo dei biscottini mentre lo fa camminare e rimettere peso al più presto possibile dopo un difficile intervento per un problema allo stomaco.
Cap è uno dei cani che cercano adozione al Buoncanile di Genova e la sua storia (che abbiamo raccontato qui) oggi si incrocia con quelle di altri suoi simili che sono tornati nel luogo in cui hanno trovato rifugio prima di essere adottati da famiglie e persone che nell'oasi sulle alture di Cavassolo hanno a loro volta incontrato dei compagni di vita.
L'associazione Buoncanile è un unicum nello scenario locale e nazionale: un posto in cui tre educatrici cinofile hanno deciso di accogliere un numero limitato di cani che provengono da situazioni difficili (n.b. causate dagli esseri umani) e con cui costruire un percorso di relazione per aumentare la possibilità di adozioni consapevoli.
Di Buoncanile e di come si svolge la gestione da parte di Elena Bologna, Micol Chiari e Ilaria Sanna - le fondatrici - Il Secolo XIX diverse volte ha scritto (qui, qui e qui tre esempi di quel che accade e di come operano in questo "canile speciale") e anche questa giornata di festa che si è svolta sulle alture di Cavassolo si è trasformata in un altro momento prezioso per mostrare alle persone quanto conta osservare ogni cane nella sua specificità, con la necessaria consapevolezza da parte degli esseri umani che in ognuno di loro c'è un "individuo" che ha la sua storia di vita, le sue emozioni e i suoi desideri.
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